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Robots e lavoratori, che i primi non rimpiazzino i secondi!
Robots e lavoratori - Pyxis Tiziana Pregliasco
Robots e lavoratori, che i primi non rimpiazzino i secondi!

Link “I robot non ci ruberanno il lavoro, purtroppo”

L’automatizzazione libererà l’uomo dal lavoro? Sembrerebbe per ora non esserci questo pericolo e il motivo non è confortante, ovvero dipenderebbe da una bassa crescita della produttività, questo almeno secondo un’indagine dell’Information Technology and Innovation Foundation (itif) americano che ha analizzato centinaia di mansioni lavorative dal 1850 ad oggi.

Il basso tasso di “sostituzione lavorativa” dovuta alla tecnologia è sintomo di un altro problema: la crescita lenta della produttività – ovvero il valore della produzione per un’ora di lavoro – nell’ultimo decennio. Un problema ben più grave!

Altri punti di attenzione in questo articolo sono rappresentati dalla riflessione sul pericolo inerente il livello sconvolgente di verosimiglianza con gli umani che l’ultima generazione di robot sta raggiungendo: qualcosa che potrebbe rendere vulnerabili persino i lavori più qualificati, e qualificanti.

Sembrerebbe inoltre che, molto più che le nostre mansioni lavorative, la tecnologia stia manipolando il nostro tempo libero e le abitudini di consumo personali, nonché quelle di relazioni sociali, ormai filtrate dai social, di qualunque tipo.

Ecco allora che riprendere in mano l’essenza umana, tornando alle pratiche del benessere e della socializzazione diventa fondamentale per ritrovare il giusto baricentro della nostra vita personale e professionale.